FEDE E FIDUCIA

La fede e la fiducia sono forze spirituali dell'uomo che si condizionano e comple­tono a vicenda e rendono feconda la vita dell'uomo. - Per ciò si può dire tranquilla­mente che queste due parole hanno un identico significato, cioè lì dove parliamo della fede in Dio contempliamo nello stesso tempo anche la ficucia in Dio, e lì dove parliamo della fiducia in Dio intendiamo contemporaneamente la fede in Dio.

La FEDE, insieme con l'amore e la speranza appartiene alla virtù divina dell'opera salvifica di Gesù Cristo e conduce alla guarigione e santificazione spirituale dell'uomo, secondo la volontà del Creatore del Padre Celeste. - In S. Paolo troviamo la seguente descrizione di questa virtù fondamentale che ci conduce alla salvezza eterna: "La FEDE è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono." (Eb 11,1)

Nel nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica leggiamo (1814‑1815): "La fede è la virtù teologale per la quale noi crediamo in Dio e a tutto ciò che egli ci ha detto e rivelato, e che la Santa Chiesa ci propone da credere, perché egli è la stessa verità. Con la fede l'uomo si abbandona tutto a Dio liberamente. Per questo il credente cerca di conoscere e di fare la volontà di Dio. 'Il giusto vivrà mediante la fede.' (Rm 1,17). 'La fede viva opera per mezzo della carità' (Gal 5,6). Il dono della fede rimane in colui che non ha peccato contro di essa. 'Ma la fede senza le opere è morta' (Gc 2,26): se non si accompagna alla speranza e all'amore, la fede non unisce pienamente il fedele a Cristo e non ne fa un membro vivo del suo Corpo."

- In un altro brano leggiamo: (143): "Con la fede l'uomo sottomette pienamente a Dio la propria intelligenza e la propria volontà. Con tutto il suo essere l'uomo dà il proprio assenso a Dio rivelatore. La Sacra Scrittura chiama 'obbedienza della fede' questa risposta dell'uomo a Dio che rivela (cf. Rm 1,5;16,26)."

- La dottrina della Chiesa si fonda ovviamente in corrispondenti principi del Vangelo di Gesù Cristo e dei Suoi apostoli. Ciò che gli uomini possono raggiungere mediante la fede, ce lo descrive molto ampliamente l'apostolo delle genti, San Paolo per insegnarci e incoraggiarci a ciò che possiamo raggiungere anche noi presso Dio soltanto attraverso la FEDE:

·         Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza.

·         Per fede noi sappiamo che il mondo fu formato dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede.

·         Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, attestando Dio stesso di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.

·         Per fede Enoch fu trasportato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Prima infatti di essere trasportato via, ricevette la testimonianza di essere stato gradito a Dio. Senza la fede però è impos­sibile essergli graditi; chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano.

·         Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano, costruì con pio timore un'arca a salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e divenne erede della giustizia secondo la fede.

·         Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.

·         Per fede soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

·         Per fede anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre perché ritenne fedele colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre gia segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia innumerevole che si trova lungo la spiaggia del mare.

·         Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra. Chi dice così, infatti, dimostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto possibilità di ritor­narvi; ora invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro una città.

·         Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unico figlio, del quale era stato detto: In Isacco avrai una discendenza che porterà il tuo nome. Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe e fu come un simbolo.

·         Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche riguardo a cose future.

·         Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e si prostrò, appoggiandosi all'estremità del bastone.

·         Per fede Giuseppe, alla fine della vita, parlò dell'esodo dei figli d'Israele e diede disposizioni circa le proprie ossa.

·         Per fede Mosè, appena nato, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché videro che il bambino era bello; e non ebbero paura dell'editto del re.

·         Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di esser chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo del peccato. Questo perché stimava l'obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto; guardava infatti alla ricompensa.

·         Per fede lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re; rimase infatti saldo, come se vedesse l'invisibile.

·         Per fede celebrò la pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti.

·         Per fede attraversarono il Mare Rosso come fosse terra asciutta; questo tentarono di fare anche gli Egiziani, ma furono inghiottiti.

·         Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che ne avevano fatto il giro per sette giorni.

·         Per fede Raab, la prostituta, non perì con gl'increduli, avendo accolto con benevo­lenza gli esploratori.

·         E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, i quali per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati di loro il mondo non era degno! , vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conse­guirono la promessa: Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi." (Eb 11,2‑40)

·         "Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio. Pensate attenta­mente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo." (Eb 12,1‑3)

Questi insegnamenti di S. Paolo sul senso, significato e la forza e la fede in Dio, cioè nello stesso tempo della fiducia in Dio, ci siano d'aiuto nelle meditazioni seguenti, per conoscere nella luce dello Spirito Santo ciò di cui abbiamo bisogno sulla nostra vita terrena e che dobbiamo cercare affinché otteniamo alla fine le cose grandi che "ha preparato Dio per coloro che lo amano." (cf. 1Cor 1,9b) -

Il migliore e più vivo esempio della fede è la vita dell'Immacolata Vergine Maria. Nel Nuovo Catechismo troviamo tra l'altro quanto segue (506): "Maria è vergine perché la sua verginità è il segno della sua fede «che non era alterata da nessun dubbio» e del suo totale abbandono alla volontà di Dio. Per la sua fede ella diviene la Madre del Salvatore: «Beatior est Maria percipiedo fidem Christi quam conci­piendo carnem Christi - Maria è più felice di ricevere la fede di Cristo che di concepire la carne di Cristo»."

Quanti più uomini si allontanano dalla fede nella Parola di Dio tanto più è in pericolo la pace tra gli uomini, nelle famiglie e fra i popoli. - Solo il ritorno alla fede, alla verità e alla giustizia dei Principi del Vangelo di Gesù Cristo può donare al mondo la pace!

Perciò l'indispensabile apostolato della QUOTIDIANA PREGHIERA COMUNI­TARIA con la MEDITAZIONE della PAROLA DI DIO nelle FAMIGLIE. - È così importante per mantenere la pace, non soltanto quella del cuore degli uomini con Dio ma anche fra tutti gli uomini. - Voi sostenete questo apostolato del Movi­mento Samaritano di Maria - UNITÀ e contribuite nello stesso tempo a salvaguar­dare la pace se regalate il libro della Grande Novena a qualcuno e lo convincete dalla necessità della QUOTIDIANA PREGHIERA COMUNITARIA con la MEDITAZIONE della PAROLA DI DIO nelle FAMIGLIE.

Voglia Dio benedire abbondantemente TUTTI coloro che fanno questo con zelo, e la MADRE DI DIO accompagnargli con la sua potentissima protezione e i Santi Angeli assisterli in ogni necessità e pericolo!

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