Parola di Dio: Esd 10,2

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Esd 10,2
Quando:
Lun, 25. Marzo 2024
Categoria:
SPERANZA

Descrizione

Parola di Dio: Esd 10,2

"Noi siamo stati infedeli verso il nostro Dio... . Orbene: c'è ancora una speranza nonostante ciò."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

C'è gente che si sente quasi santa, pur essendo molto lontana da Dio. - Però fra gli uomini, ce ne sono stati solo due sulla terra che non hanno peccato: Gesù quale Dio-Uomo e Sua Madre, la quale, in conseguenza di una Predilezione Divina, per prima tra gli uomini ha partecipato in massimo grado all’Opera di Redenzione di Gesù Cristo.

- Non c'è nessun altro uomo che sia stato, oppure sia senza peccato. San Paolo scrive: "Tutti hanno peccato e sono privi della Gloria di Dio." - Aggiunge però questo: "Ma sono giustificati gratuitamente per la Sua Grazia, in virtù della Redenzione realizzata da Cristo Gesù. - Dove sta dunque il vanto? - Esso è stato escluso!" (Rm 3,23‑24.27a).

- Lo Spirito Santo ci insegna per bocca dell'Apostolo San Giovanni: "Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, Egli (Dio) che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di Lui un bugiardo e la Sua Parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è Vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo" (1 Gv 1,8-10; 2,1-2).

Lo Spirito Santo aggiunge nella Lettera agli Ebrei, per mezzo di San Paolo: "Perciò (Gesù) può salvare perfettamente quelli che per mezzo di Lui si accostano a Dio, essendo Egli sempre vivo per intercedere a loro favore. Tale era infatti il sommo Sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo" (Eb 7,25‑27a).

Non dobbiamo negare dunque le nostre debolezze, sbagli e fallimenti, però neanche perderci di coraggio, vedendo i nostri numerosi peccati, ma sperare pieni di fiducia nell'aiuto della Grazia e nella Misericordia di Dio e affrontare decisi la nostra propria santificazione.

L'episodio che Gesù ci racconta, di un fariseo e un pubblicano, ci dovrebbe aprire gli occhi sulla verità che risana. - Il fariseo si vantava davanti a Dio di tutto ciò che aveva fatto di buono e per aver evitato il male.

- "Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore». Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" (Lc 18,13‑14).

Che atteggiamento vive in me? - Quello del pubblicano e peccatore davanti a Dio o ancora quello del fariseo? - Come mi pongo io davanti a Dio, davanti alla gente e a me stesso? - L'esempio del pubblicano mi incoraggia a non perdere la SPERANZA, anche quando ho peccato gravemente?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.