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Parola di Dio: 1Gv 3,14-15

Evento

Titolo:
Parola di Dio: 1Gv 3,14-15
Quando:
Mer, 10. Aprile 2024
Categoria:
AMORE

Descrizione

Parola di Dio: 1Gv 3,14-15

"Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la Vita Eterna."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

"Chi non ama rimane nella morte." - Qual è il modo giusto di intendere queste Parole? - DIO È L'AMORE! - Ma poiché DIO è anche la VITA, possiamo dire che l'amore significa nello stesso tempo la vita. - Così possiamo dire anche, senz'altro, che l'odio significa la morte, perché è il contrario dell'amore. e così possiamo concludere che colui che odia, scaccia l'amore e la vita e porta così la morte. - Quindi, per ricevere da Dio la Vita Eterna, dobbiamo amare, ovviamente, prima Dio e poi anche i nostri fratelli e sorelle in Gesù Cristo!

Mi sforzo, attraverso l'adempimento della Legge dell'amore a Dio e agli uomini, di meritare la Vita Eterna, cioè quella vita che ci dona la gioia perfetta per l'eternità in Cielo?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invoca­zioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …