Stampa

Parola di Dio: Tob 3,1-4a

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Tob 3,1-4a
Quando:
Sab, 1. Giugno 2024
Categoria:
MISERICORDIA

Descrizione

Parola di Dio: Tob 3,1-4a

"Con l'animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi presi a dire questa preghiera di lamento: «Tu sei Giusto, Signore, e giuste sono tutte le Tue Opere. Ogni Tua via è MISERICORDIA e Verità. Tu sei il Giudice del mondo. Ora, Signore, ricordati di me e guardami. Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri. Violando i Tuoi Comandi, abbiamo peccato davanti a Te.»"

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Tobia continuò a pregare Dio: "Ora, nel trattarmi secondo le colpe mie e dei miei padri, veri sono tutti i Tuoi Giudizi, perché non abbiamo osservato i Tuoi Decreti, camminando davanti a Te nella Verità. Agisci pure ora come meglio Ti piace; Signore, non disto­gliere da me il Volto!" (Tob 3,5‑6a).

Noi vediamo che Tobia era giusto dinanzi a Dio e per questo ha trovato anche grazia davanti a Dio.

Sono disposto a seguire volentieri l'esempio di Tobia, a riconoscere la mia colpa davanti a Dio e a chiederGli umilmente la Sua Mise­ricordia e il Suo perdono?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Ottobre 2082  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
     1  2  3  4
  5  6  7  8  91011
12131415161718
19202122232425
262728293031 
Novembre
Giovedì
28
Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …