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Parola di Dio: Ebr 4,14-16

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Ebr 4,14-16
Quando:
Ven, 28. Giugno 2024
Categoria:
MISERICORDIA

Descrizione

Parola di Dio: Ebr 4,14-16

"Poiché dunque abbiamo un grande Sommo Sacerdote, che ha attraversato i Cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato Lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al Trono della Grazia, per ricevere MISERICORDIA e trovare Grazia ed essere aiutati al momento opportuno."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Gesù non è soltanto il nostro Salvatore, ma anche il nostro Mediatore Misericordioso e benigno davanti al Padre Celeste. Quindi dob­biamo cercare necessariamente una profonda unione con LUI, perché solo in LUI è possibile la nostra salvezza, la salvezza di ogni uomo che ha ricevuto la Grazia del Santo Battesimo.

Penso talvolta a questa Grazia del Santo Battesimo, attraverso cui sono diventato membro del Corpo Mistico di Gesù Cristo, la Chiesa? - Sono grato per questo a Dio, alla Chiesa, ai miei genitori e a tutti coloro che vi hanno contribuito?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: Signore, Dio Padre nostro, Che con la predicazione dei Santi Apostoli Pietro e Paolo hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana, per loro intercessione vieni in nostro aiuto e guidaci nel cammino della Salvezza Eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. (cfr. B/Vespri, Solennità degli Apostoli San Pietro e San Paolo)

 

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Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …