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Parola di Dio: Gv 4,35b-38a

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Gv 4,35b-38a
Quando:
Gio, 18. Luglio 2024
Categoria:
GIOIA e FELICITÀ

Descrizione

Parola di Dio: Gv 4,35b-38a

"Ecco, Io (Gesù) vi dico: «Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. e chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la Vita Eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato»."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Qui sentiamo dire di due uomini con diversi compiti che si rallegrano insieme: il seminatore gioisce insieme con il mietitore per il raccolto. Questo corrisponde a ciò, su cui abbiamo meditato il 25 giugno scorso. Lì si trattava dell'unità nella molteplicità, cioè dell'unica fede che unisce persone con doni diversi. Questa fede unisce tutti quelli che insieme sono a servizio di un medesimo fine, l'unità del Corpo Mistico, la Chiesa.

Sono pronto, volentieri e con GIOIA, a collaborare con i tipi di persone più diversi e con i talenti più diversi, per lo scopo comune e il più importante, cioè la Gloria di Dio e la santificazione degli uomini, e ovviamente anche la mia propria santificazione?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa' crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …