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Parola di Dio: Gv 11,14-16

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Gv 11,14-16
Quando:
Ven, 19. Luglio 2024
Categoria:
GIOIA e FELICITÀ

Descrizione

Parola di Dio: Gv 11,14-16

"Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e Io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Didimo, disse ai con­discepoli: «Andiamo anche noi a morire con Lui!»."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Qui veniamo a sapere che Gesù non è andato da Lazzaro moribondo per guarirlo e salvarlo dalla morte, benché lo amasse molto. Gesù piuttosto è stato contento per la Sua morte, perché così EGLI poteva rafforzare ancora di più la fede dei discepoli, attraverso il risuscitamento di Lazzaro. In questo modo poteva contribuire ancora di più alla vittoria sulla morte e alla Gloria del Padre Celeste. In questa circostanza vediamo anche l'amore di Tommaso a Gesù e la sua disponibilità perfino a morire con Lui. Infatti, già allora la vita di Gesù e dei discepoli era in pericolo.

Mi rallegro del compimento della Volontà di Dio e di tutto ciò che contribuisce alla Gloria di Dio e alla santificazione mia propria e di quella degli altri uomini, anche se questo talvolta non avviene facil­mente? - Sarei con gioia pronto a morire in qualunque momento, per amore di Gesù?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …