Stampa

Parola di Dio: Sir 18,8-10

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Sir 18,8-10
Quando:
Mer, 7. Agosto 2024
Categoria:
PAZIENZA

Descrizione

Parola di Dio: Sir 18,8-10

"Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono già molti. Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. Per questo il Signore è PAZIENTE con gli uomini e riversa su di essi la Sua Misericordia."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Questa Parola di Dio ci mostra la fugacità del tempo della nostra esistenza terrena in confronto all'eternità e ci rende chiaro che la Pazienza di Dio si rivela nella Sua Misericordia verso noi uomini. - Dunque è saggio da parte nostra riflettere spesso sul modo migliore di scambiare questo breve periodo terreno con l'eternità, in modo da non doverci poi pentire di niente. - Il modo migliore è vivere ogni momento alla Presenza di Dio in modo pienamente consapevole, fare tutto nel Nome di Dio e tutto per la Sua Gloria. - Il tempo della vita sulla terra, in fin dei conti, non è altro che un periodo di prova della nostra fedeltà e amore verso Dio!

Sono consapevole o no, che ogni uomo, indifferentemente dal fatto che creda in Dio, deve rendere conto un giorno davanti a LUI, di ogni parola, di ogni pensiero e di ogni opera?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: Concedi, Signore Dio Padre, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace, e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Giugno 2080  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
       1  2
  3  4  5  6  7  8  9
10111213141516
17181920212223
24252627282930
Novembre
Giovedì
28
Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …