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Parola di Dio: At 26,1-3

Evento

Titolo:
Parola di Dio: At 26,1-3
Quando:
Sab, 10. Agosto 2024
Categoria:
PAZIENZA

Descrizione

Parola di Dio: At 26,1-3

"Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, stesa la mano, si difese così: «Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi discolpare da tutte le accuse di cui sono incriminato dai Giudei, oggi qui davanti a te, che conosci a per­fezione tutte le usanze e questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con PAZIENZA."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

S. Paolo Apostolo, che spiritualmente è incomparabilmente più in alto del re Agrippa, nonostante ciò, gli chiede con gentilezza ed umiltà la sua pazienza, mostrandoci in che modo ci si dovrebbe comportare, in situazioni particolarmente difficili, per contribuire alla vittoria della verità.

In situazioni difficili mi comporto come S. Paolo, o mi adiro subito, pensando, così, di ottenere di più?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invoca­zioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: Rm 1,9-12

"Quel Dio, al quale rendo (Paolo) culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che io mi ricordo sempre di voi, chiedendo sempre nelle mie PREGHIERE che per volontà di Dio mi si apra una strada per venire fino a voi. Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati, o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io."