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Parola di Dio: 1 Gv 3,17-18

Evento

Titolo:
Parola di Dio: 1 Gv 3,17-18
Quando:
Mar, 17. Settembre 2024
Categoria:
FRATELLANZA

Descrizione

Parola di Dio: 1 Gv 3,17-18

"Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello (sua sorella) in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'Amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Vediamo nuovamente che la fratellanza tra gli uomini non si può separare dall'amore verso Dio. Però molti uomini questo lo dimenticano. In definitiva, non si tratta di belle parole, ma dell'amore nei fatti e nella verità. - Quante persone possiedono abbondanti beni materiali, si dicono buoni cristiani e pregano anche molto, ma purtroppo sono così avari, che il loro cuore è totalmente, o molto chiuso alle necessità degli altri. - Costoro non possono dire di essere veramente dei buoni cristiani e di vivere in concordia come fratelli, così come Cristo esige da noi. - Essi vivono piuttosto nella menzogna e nell'illusione, e hanno bisogno di una conversione profonda, se davvero vogliono un giorno andare in Cielo.

Con quale fraternità rispondo alle necessità materiali degli altri? - Posso affermare di amare Dio, se non aiuto il mio prossimo in difficoltà?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: Mostraci la tua continua benevolenza, o Signore Dio Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l'opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: At 16,23-2…

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Parola di Dio: At 16,23-26

"... dopo averli (Paolo e Sila) caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi. Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte …