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Parola di Dio: 2 Ts 3,13-15

Evento

Titolo:
Parola di Dio: 2 Ts 3,13-15
Quando:
Dom, 22. Settembre 2024
Categoria:
FRATELLANZA

Descrizione

Parola di Dio: 2 Ts 3,13-15

"Voi, fratelli (sorelle), non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene. Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; non tratta­telo però come un nemico, ma ammonitelo come un fratello (una sorella)."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

L'Insegnamento odierno della Parola di Dio, nella quale lo Spirito Santo ci parla per bocca di S. Paolo Apostolo, ci mostra che la pratica dell'amore fraterno può essere talvolta molto difficile e scomoda. L'amore fraterno corregge il fratello che sbaglia ed evita i rapporti con colui che non vuole ascoltare, affinché si vergogni, però non ammette che lo si consideri un nemico. - S. Paolo Apostolo, nella sua fratellanza, esorta tutti a non scoraggiarsi nel compiere il bene, perché egli sa che solo così tutti gli uomini possono diventare più felici sulla terra e raggiungere un giorno il Cielo.

Sono aperto agli ammonimenti degli altri che mi rimproverano con amore fraterno, in modo particolare se questi esigono cose difficili da me? - Faccio volentieri del bene a tutti gli uomini?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …