Stampa

Parola di Dio: Eb 3,12-14

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Eb 3,12-14
Quando:
Lun, 23. Settembre 2024
Categoria:
FRATELLANZA

Descrizione

Parola di Dio: Eb 3,12-14

"Guardate perciò, fratelli (sorelle), che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura quest'oggi, perché nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato. Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Qui S. Paolo Apostolo ci insegna che la nostra fratellanza deve essere vigilante e deve attingere dalla fede la forza per compiere il bene, e questo nell'ora giusta, che in fin dei conti è stabilita sempre da Dio. Tale sapienza la troviamo anche in un antico proverbio: "Non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi." - Quanto sarebbe più felice la vita sulla terra, se gli uomini facessero tutto ciò che Dio richiede da noi, nell'ora giusta e così fraternamente come Gesù!

Quando voglio ammonire e correggere gli altri, penso allora, all’antico proverbio latino: "Verba docent, exempla trahunt" - cioè: "Le parole insegnano, gli esempi trascinano!"?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che hai creato e governi l'universo, fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Agosto 2191  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
  1  2  3  4  5  6  7
  8  91011121314
15161718192021
22232425262728
293031    

Parola di Dio: At 16,23-2…

Novembre
Venerdì
15
Parola di Dio: At 16,23-26

"... dopo averli (Paolo e Sila) caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi. Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte …