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Parola di Dio: Mt 6,7-8

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Mt 6,7-8
Quando:
Mer, 2. Ottobre 2024
Categoria:
PREGHIERA

Descrizione

Parola di Dio: Mt 6,7-8

"Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che Gliele chiediate."     G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

In questa Parola di Dio Gesù spiega che il valore della preghiera non è determinato dalla quantità di parole, specialmente se queste sono pronunciate automaticamente, senza pensarci e senza profonda riflessione. – Decisivi, nella preghiera sono innanzitutto l'amore verso Dio e l'umiltà con la quale ci rivolgiamo a LUI. – D’altra parte, non dobbiamo intendere erroneamente questo brano della Sacra Scrittura, come se non avesse alcun senso pregare molto. Gesù qui vuole accentuare soltanto che le nostre preghiere devono diventare un dialogo sempre più cosciente con Dio, simile al colloquio di un bimbo con il papà.

Come sono le mie preghiere? - Cerco di stabilire un dialogo cosciente con il Padre Celeste, con Suo Figlio Gesù, con lo Spirito Santo e poi con la Madre di Gesù, Maria, con gli Angeli e i Santi del Cielo, anche utilizzando come aiuto le preghiere composte da altri?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …