Stampa

Parola di Dio: Lc 20,45-47

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Lc 20,45-47
Quando:
Sab, 19. Ottobre 2024
Categoria:
PREGHIERA

Descrizione

Parola di Dio: Lc 20,45-47

"E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe PREGHIERE. Essi riceveranno una condanna più severa»."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Gesù qui condanna la vita che non è conforme alla preghiera e tutte le lunghe preghiere che vengono fatte solo per farsi vedere dagli altri. - Anche oggi ci sono uomini che, certo, pregano molto, ma nella vita quotidiana sono scontrosi e quasi insopportabili per gli altri. e così anche a Dio sicuramente non piaceranno le loro lunghe preghiere. - La preghiera dovrebbe portare colui che prega al cambiamento, ad una vita sempre migliore e più santa. - Se questo succede veramente in noi, allora non dobbiamo avere nessuna paura del Giudizio del Signore nell'Ultimo Giorno.

Tendo a conformare ogni giorno la mia vita al contenuto delle mie preghiere?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Aprile 1869  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
     1  2  3  4
  5  6  7  8  91011
12131415161718
19202122232425
2627282930  

Parola di Dio: At 16,23-2…

Novembre
Venerdì
15
Parola di Dio: At 16,23-26

"... dopo averli (Paolo e Sila) caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi. Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte …