Parola di Dio: At 9,9-16
"... dove (Saulo) rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda. Ora c'era a Damasco un discepolo di nome Anania e il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». e il Signore a lui: «Su, va' sulla strada chiamata Diritta, e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando, e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire e imporgli le mani perché ricuperi la vista». Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti tutto il male che ha fatto ai tuoi fedeli in Gerusalemme. Inoltre ha l'autorizzazione dai sommi sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo Nome». Ma il Signore disse: «Va', perché egli è per me uno strumento eletto per portare il mio nome dinanzi ai popoli, ai re e ai figli di Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio Nome»."
G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!
Aiuto per la meditazione:
Anche sul contenuto di questa Parola di Dio si potrebbero scrivere libri interi. Perciò oggi vogliamo riflettere soltanto sugli eventi in cui la preghiera di Saulo sta al centro. - Mentre Saulo pregava, ambedue, lui e Anania, ebbero da Dio una visione nella quale tutti e due vennero a sapere l'uno dell'altro, come nel telegiornale in televisione, senza essersi visti prima. - Questi sono eventi rari e straordinari che, certo, nell'ambito del potere di Dio sono una cosa normale, ma che restano nascosti all'uomo a partire dalla caduta nel peccato originale. - Da questa descrizione diventa evidente anche come Dio sa cambiare gli uomini, se essi si lasciano guidare da LUI e a ciò restano fedeli nella preghiera.
Inoltre apprendiamo che l'elezione di Dio non significa nessuna liberazione dalle sofferenze, ma tante volte una chiamata straordinaria a portare la croce con Gesù nella Chiesa e per la Chiesa. Questo S. Paolo l'ha capito in modo giusto e perciò ha scritto: "Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua Parola" (Col 1,24‑25). - "Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi" (Rm 8,18). - "Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione" (2Cor 1,5).
Sono consapevole del fatto che Gesù ha vinto il peccato e satana, e ci ha acquistato la redenzione proprio per mezzo delle sofferenze, soprattutto sulla croce? - Come mi comporto nell'ora delle prove e delle sofferenze? - Comprendo e sopporto nell'amore le persone sofferenti, che possono essere per me un peso grave e sono disposto volentieri a pregare per loro?
In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?
Preghiera del giorno: