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Parola di Dio: At 9,40-42

Evento

Titolo:
Parola di Dio: At 9,40-42
Quando:
Dom, 10. Novembre 2024
Categoria:
PREGHIERA

Descrizione

Parola di Dio: At 9,40-42

"Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi rivolto alla salma disse: «Tabità, alzati!». Ed essa aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i credenti e le vedove, e la presentò loro viva. La cosa si riseppe in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Ancora una volta sentiamo come è importante la preghiera e che cosa l'uomo può ottenere per mezzo della forza della preghiera. - Pietro si inginocchia, affinché la sua preghiera venga esaudita da Dio. - Questo atteggiamento umile dell'uomo rafforza sicuramente la potenza della preghiera. Gli uomini perdono tanto, se tralasciano completamente di inginocchiarsi nelle loro preghiere. - Inginocchiandosi e pregando, Pietro ottenne da Dio la grazia della risurrezione di Tabita e, in questo modo, da parte degli altri, l'aumento della fede nel Signore. - Anche oggi gli uomini potrebbero ottenere da Dio molto di più se pregassero maggiormente e tornassero a inginocchiarsi davanti al Signore. - Già nel libro di Isaia leggiamo: "Io sono il Signore, che parlo con giustizia, che annunzio cose rette. ... Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la verità, una parola irrevocabile: davanti a me si PIEGHERÀ ogni ginoc­chio. - Verso di lui verranno, coperti di vergogna" (Is 45,19c.23‑24b).

Che cosa penso io del fatto che gli uomini si inginocchiano sempre di meno durante la preghiera, dato che proprio la genuflessione è espressione dell'atteggiamento umile dell'uomo davanti a Dio? – Prego, affinché la verità di Dio arrivi presto alla vittoria piena?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invoca­zioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: At 16,23-26

"... dopo averli (Paolo e Sila) caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi. Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte …