Stampa

Parola di Dio: At 20,25-27

Evento

Titolo:
Parola di Dio: At 20,25-27
Quando:
Mer, 31. Gennaio 2024
Categoria:
LA VOLONTÀ DEL PADRE CELESTE

Descrizione

Parola di Dio: At 20,25-27

"Ecco, ora so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunziando il Regno di Dio. Per questo dichiaro solennemente oggi davanti a voi che io sono senza colpa riguardo a coloro che si perdessero, perché non mi sono sottratto al compito di annunziarvi tutta la VOLONTÀ di Dio."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Beato l'uomo che può ripetere con San Paolo Apostolo: sono innocente, perché tutta la Volontà di Dio che io ho appreso, l’ho annunziata anche agli altri, e ho contribuito così all'adempimento del mandato che Gesù ha dato agli Apostoli: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni ... insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato" (Mt 28,19.20a).

Che cosa faccio io nella mia famiglia, o tra i miei parenti, amici e conoscenti, perché la VOLONTÀ di Dio sia da tutti riconosciuta e adempiuta, e in questo modo il maggior numero di persone siano salvate e santificate, - per l'eternità?!

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

lo!

Preghiera del giorno:

Preghiamo: Dio onnipotente e Padre misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa' che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Febbraio 1967  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
    1  2  3  4  5
  6  7  8  9101112
13141516171819
20212223242526
2728     
Novembre
Giovedì
28
Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …