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Parola di Dio: Rm 15,30-32

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Rm 15,30-32
Quando:
Lun, 25. Novembre 2024
Categoria:
PREGHIERA

Descrizione

Parola di Dio: Rm 15,30-32

"Vi esorto perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l'amore dello Spirito, a lottare con me nelle preghiere che rivolgete per me a Dio, perché io sia liberato dagli infedeli della Giudea e il mio servizio a Gerusalemme torni gradito a quella comunità, sicché io possa venire da voi nella gioia, se così vuole Dio, e riposarmi in mezzo a voi."           - G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Anche questo brano della Sacra Scrittura ci conferma quanto S. Paolo confida nell'efficacia della preghiera. Egli sa che soprattutto la preghiera vicendevole possiede una grande forza, perciò chiede sempre di nuovo anche agli altri l'aiuto della preghiera. - Così la Parola di Dio di oggi è un chiaro ammonimento per noi, a pregare di più gli uni per gli altri e anche a chiedere agli altri la preghiera. - Quanto sarebbe diversa e più felice la vita in molte famiglie, se i genitori pregassero, pieni di amore, per i loro figli, i figli per i loro genitori, i coniugi vicendevolmente e i bambini gli uni per gli altri! -

Quante volte io mi ricordo di pregare per i miei familiari?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: At 16,23-2…

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Venerdì
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Parola di Dio: At 16,23-26

"... dopo averli (Paolo e Sila) caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi. Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte …