Stampa

Parola di Dio: Ap 11,1-2

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Ap 11,1-2
Quando:
Gio, 19. Dicembre 2024
Categoria:
PREGHIERA

Descrizione

Parola di Dio: Ap 11,1-2

"Poi mi fu data una canna simile a una verga e mi fu detto: «Alzati e misura il santuario di Dio e l'altare e il numero di quelli che vi stanno adorando. Ma l'atrio che è fuori del santuario, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi.»"

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Questa Parola di Dio ci vuol dire che le preghiere davanti a Dio hanno una misura diversificata e possono anche non avere nessun valore. - Dalla storia delle varie religioni sappiamo che anche i pagani pregano, talvolta anche molto. Secondo la Parola di Dio di oggi, sembra però che presso il Signore Dio le preghiere dei pagani non vengano ascoltate, perché non corrispondono alla volontà del vero Dio. Essi calpestano la città santa, invece di rendere a Dio la lode e la gloria dovuta.

Vado volentieri in chiesa, come tempio e abitazione di Dio, per renderGLI anche lì l'amore e la gloria a LUI dovuti, attraverso la mia preghiera, la mia adorazione e il mio atteggiamento rispettoso?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Giugno 2045  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
     1  2  3  4
  5  6  7  8  91011
12131415161718
19202122232425
2627282930  
Novembre
Giovedì
28
Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …