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Parola di Dio: Ap 14,11-12

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Ap 14,11-12
Quando:
Ven, 20. Dicembre 2024
Categoria:
PREGHIERA

Descrizione

Parola di Dio: Ap 14,11-12

"Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome. Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Questa Parola di Dio ci accenna agli orrori dell'inferno, che attendono tutti quelli che si contrappongono, durante il periodo di prova terreno, alla volontà di Dio, che adorano tutti gli idoli possibili e servono più volentieri l'avversario di Dio, che l'unico vero Dio. - Da tale orrore senza fine ci preservano la fedeltà a Gesù Cristo e la nostra perseveranza nell'adem­pimento dei Suoi due principali Comandamenti dell’amore, cioè il nostro amore verso il Padre Celeste e verso il prossimo, che sono una sintesi dei dieci Comandamenti e di tutti i Principi del Vangelo, come pure dei Precetti della Chiesa.

Penso spesso nella preghiera, a questi due più grandi Comandamenti dell'amore e li ricordo anche agli altri, affinché, comunitariamente, possiamo meglio adempierli?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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Parola di Dio: At 16,23-2…

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Parola di Dio: At 16,23-26

"... dopo averli (Paolo e Sila) caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi. Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte …