Stampa

Parola di Dio: Ap 19,9-10

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Ap 19,9-10
Quando:
Dom, 22. Dicembre 2024
Categoria:
PREGHIERA

Descrizione

Parola di Dio: Ap 19,9-10

"Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!». Poi aggiunse: «Queste sono parole veraci di Dio». Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: «Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare». La testimonianza di Gesù è lo spirito di profezia."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

L'invito dell'Agnello al Suo banchetto di nozze, al banchetto dell'amore, è un invito alla celebrazione Eucaristica. Tutti coloro che seguono volentieri questo invito verranno chiamati beati. - Più avanti veniamo a sapere che queste parole sono parole veraci, perché sono Parole di Dio. - S. Giovanni apostolo, sentendo queste parole, si prostrò ai piedi di colui che gli aveva parlato e lo voleva adorare. Ma poi gli fu detto che non doveva adorare lui, servo di Dio, bensì Dio stesso.

Adoro io volentieri il Dio vero, Colui che è presente tra noi nella Santissima Eucaristia, tutti i giorni fino alla fine del mondo?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Febbraio 1972  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
   1  2  3  4  5  6
  7  8  910111213
14151617181920
21222324252627
2829     
Novembre
Giovedì
28
Parola di Dio: 2 Cor 1,8-11

"Non vogliamo infatti che ignoriate, fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti. Da quella morte però egli ci ha liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui, che ci libererà ancora, …