Stampa

Parola di Dio: Gv 3,17-18

Evento

Titolo:
Parola di Dio: Gv 3,17-18
Quando:
Mar, 20. Febbraio 2024
Categoria:
FEDE E FIDUCIA

Descrizione

Parola di Dio: Gv 3,17-18

"Dio ha mandato il Figlio nel mondo ... perché il mondo si salvi per mezzo di Lui. CHI CREDE IN LUI (GESÙ) NON È CONDANNATO; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel Nome dell'Unigenito Figlio di Dio."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Aiuto per la meditazione:

Nella storia umana ci sono stati già tanti filosofi e ideologi, che si sono autodichiarati salvatori dell'umanità. i fatti della storia ci mostrano chiaramente, quanto grandi sono stati gli errori in cui sono incappati e quante sofferenze hanno procurato agli uomini. - Solo uno non ha mai ingannato e imbrogliato gli uomini: GESÙ DI NAZARETH! EGLI è il vero Redentore e Salvatore dell'umanità, perché LUI è vero Dio e vero Uomo. - Chi crede in LUI, chi confida in LUI e segue LUI non se ne pentirà mai, soprattutto nell'Eternità.

Tendo forse a dare più fede e fiducia a rivelazioni private, non ancora provate dalla Chiesa, che alla chiara Verità della Parola rivelata da Dio e del Magistero della Chiesa?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio? -

Preghiera del giorno:

Preghiamo: O Dio Padre, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
<<  <  Giugno 2040  >  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
      1  2  3
  4  5  6  7  8  910
11121314151617
18192021222324
252627282930 
Ottobre
Giovedì
24
Parola di Dio: Lc 18,9-14

"Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: o Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubbli­cano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a...