Calendaria Parola di Dio

"Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte e che chia­marono dèi i lavori di mani d'uomo, oro e argento lavorati con arte, e immagini di animali, oppure una pietra inutile, opera di mano antica."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Nessun uomo deve dimenticare ciò che Dio ha istituito come primo Comandamento del Decalogo: Non avere altro dio fuori di Me. Nella Sacra Scrittura troviamo molti ammonimenti contro l'idolatria. Nel primo Libro dei Re (9,9) leggiamo: "Perché hanno abbandonato il Signore loro Dio ... si sono legati a dèi stranieri, prostrandosi davanti ad essi e servendoli; per questo il Signore ha fatto piombare su di loro tutta questa sciagura" (su ciò v. anche 2 Re 17,7).

Quando la gente di Listra voleva adorare Paolo e Barnaba come dèi, i due glielo impedirono spaventati, preoccupati per una vera adorazione a Dio: "Vi predichiamo di convertirvi da queste vanità al Dio vivente" (At 14,15). - e l'Apostolo delle genti San Paolo scrive ai Tessalonicesi: "Siete diventati modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell'Acaia. Infatti la Parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo più bisogno di parlarne. Sono loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero e attendere dai Cieli il suo Figlio" (cfr.1 Ts 1,7‑10a).

Sono cosciente di quanti idoli nel tempo odierno vengono venerati dagli uomini, che li separano dal Dio vero: - la ricerca di un benessere egoistico, la libertà sfrenata, lo sport esagerato, televisione e media usati senza criterio, la macchina, ecc.? - Prendo coscientemente le distanze da tutte le manifestazioni dell'idolatria moderna? – Mi comporto, presso le persone che incontro, come un apostolo che annuncia la vera speranza nel Dio vivente?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, chi spera nel Signore suo Dio, Creatore del cielo e della terra, del mare e di quanto contiene. Egli è fedele per sempre."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Il Dio di Giacobbe, Jahvè, è il nostro vero Dio, Signore e Padre del Cielo, Che è fedele a tutti coloro che ripongono la loro SPERANZA piena­mente in LUI e osservano fedelmente il Suo Amore. - L'episodio dei tre giovani nella fornace (cfr. Dn 3,19‑100) ne è una delle prove più belle e più grandi. - Questi tre giovani hanno preferito la morte piuttosto che essere infedeli a ciò che Dio chiedeva loro, tramite Mosè. "I servi ... hanno CONFIDATO in Lui (Dio); hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio che il loro Dio" (Dn 3,95b). - Dio ha mandato perfino l'Angelo nella fornace per salvare questi giovani a LUI tanto fedeli. - A questo proposito è sorprendente il fatto che coloro che avevano aumentato il fuoco della fornace furono colpiti e uccisi dal fuoco stesso. - Il re, vedendo questo miracolo, si convertì e proibì di parlare male del vero Dio d'Israele.

Questo Dio di Giacobbe, Jahvè, non è altro che il Padre Celeste del nostro Signore Gesù Cristo.

Penso spesso ai primi tre Comandamenti di Dio, la cui osservanza mi aiuta in modo decisivo sulla strada del Cielo?:

1. Non avrai altro dio fuori di Me!

2. Non nominare il Nome di Dio invano!

3. Ricordati di santificare le feste (in particolare la domenica)!

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Nell'angoscia ho gridato al Signore, mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. Il Signore è con me, non ho timore; che cosa può farmi l'uomo? Il Signore è con me, è mio aiuto, sfiderò i miei nemici. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Quante volte dobbiamo notare con delusione e amarezza, che gli uomini di cui ci siamo fidati, si comportano senza amore, ci feriscono, ci offendono, mentono ed ingannano, sono infedeli, e nel bisogno ci lasciano o ci abbandonano totalmente..., esperienze dolorose che quasi ognuno di noi fa nella vita. - Dio invece non ci delude mai! - "Perché forte è il Suo Amore per noi e la fedeltà del Signore dura in eterno" (Sal 117,2). Dio è assolutamente giusto e di LUI ci si può fidare, un Aiuto onnipotente in ogni necessità e preoccupazione! – Perciò "è meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. E’ meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti" (Sal 118,8). - "Spera nel Signore e segui la Sua via!" (Sal 37,34).

San Paolo scrive al riguardo: "Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio Suo Gesù Cristo, Signore nostro" (1 Cor 1,9). - e ancora: "Il Quale (Dio) ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione" (2 Cor 1,4).

Non dovrei allora, riporre tutta la mia speranza in Dio, invece che negli uomini? – Grido al Signore per avere l’aiuto, in situazioni senza speranza o nelle tribolazioni, sapendo che Lui solo mi può veramente aiutare?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la SPERANZA sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, Che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere; di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Oggi sentiamo dalla Parola di Dio che non dobbiamo riporre la nostra speranza nella ricchezza incerta. Non dimentichiamo che la ricchezza in sé non è un male. Ricchezza e benessere sono un male, se li usiamo in modo sbagliato (vedi anche 2 marzo). Ma se gli uomini usano benessere e ricchezza secondo la Volontà di Dio, possono diventare perfino grandi santi.

Come uso il benessere e la ricchezza terreni?- Vedo in questi la mia speranza e lo scopo della mia vita, o li vedo solo come mezzi terreni per la strada del Cielo?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Chi disprezza la sapienza e la disciplina è infelice. Vana la loro SPERANZA e le loro fatiche senza frutto, inutili le opere loro."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

La sapienza è un dono di Dio. "(Dio) concede la sapienza ai saggi, agli intelligenti il sapere" (Dn 2,21b). - Dio dona la sapienza volentieri a tutti, ma soprattutto a coloro che solo in LUI ripongono la loro SPERANZA.

Chi però non osserva affatto la Sapienza e l'Insegnamento di Dio, che veniamo a conoscere soprattutto nella Sua PAROLA, o perfino li disprezza, non sarà infelice soltanto qui sulla terra, ma molto di più dopo la sua morte. - Anche se qualcuno, pieno di speranza umana, fa del tutto per guadagnare successo e stima agli occhi degli uomini, alla fine si trova davanti a Dio a mani vuote, poiché tutti quegli sforzi che avvengono senza fede in Dio e senza amore a Dio, ai Suoi occhi non hanno valore eterno. Con le gioie eterne del Cielo Dio ricompenserà l'uomo solo per ciò che ha fatto nella fede in Dio, nell'amore a Dio e al prossimo e nella speranza soprattutto nelle cose Celesti e non in quelle terrene - e questo per la maggior glorificazione di Dio!

Ovviamente non ogni uomo può aspettarsi la straordinaria sapienza di Salomone. Dio dona agli uomini la sapienza secondo le Sue giuste decisioni. - Perciò Gesù una volta ha pregato: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose (la conoscenza del Figlio e del Padre) ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli" (Mt 11,25).

Chiedo io questo dono della sapienza, che mi insegna a rivolgere tutti i miei sensi e tutta la mia speranza alle cose Celesti e non a quelle terrene (cfr. Col 3,2)? – Che cosa faccio per la mia propria santificazione e come contribuisco alla santificazione degli altri uomini? -

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio? -

"Dio infatti non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il Suo Nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che con la fede e la perseveranza divengono eredi delle promesse."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Le promesse di Dio sono molto grandi. Sono giuste e valgono per l'eternità. Perciò i santi si sono sforzati sempre di avere questa SPERANZA e hanno aspirato a conoscere e adempiere sempre meglio la Volontà di Dio. Su questo sono stati davvero zelanti e instancabili, e così sono giunti per l'eternità nel Cielo, dove si trovano tutte le gioie.

Penso spesso a queste cose? - Desidero realmente ciò? - Faccio fedel­mente per questo tutto ciò che Dio richiede da me? - e se fossi infedele, cioè se peccassi, mi pentirei sinceramente e cercherei la conversione e il ritorno al Padre, e tutto per Gesù e nell'amore dello Spirito Santo?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della Gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di Lui. Possa Egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di Gloria racchiude la Sua Eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della Sua Potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della Sua Forza."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Tanta gente vive in un benessere terreno che la rende cieca nei confronti della realtà, della ricchezza e gloria del Cielo. Eppure il Cielo è più sicuro di tutte le cosiddette certezze della terra. Nonostante tutte le bellezze e le ricchezze della terra, sappiamo anche come è spesso difficile la vita sulla terra: ci sono malattie, disoccupazione, solitudine, tradimenti, calunnie, guerre, liti, odio ecc. - Quanti dolori tutto ciò porta a tanta gente!

- Il cielo è totalmente diverso. Lì domina il contrario di tutto ciò che tormenta gli uomini sulla terra. Nel Cielo ci attendono amore, gioia, bellezza, splendore e gloria inimmaginabili! - Perciò noi dobbiamo ricordare più spesso ciò che Gesù ci insegna continuamente in modo così chiaro, e che anche San Paolo ci ricorda: "La nostra Patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come Salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al Suo Corpo glorioso" (Fil 3,20‑21a).

Mi esamino con frequenza, se vive in me piuttosto la speranza nei soldi, ricchezze, benessere, comodità ed altre bellezze terrene, o invece soprattutto la SPERANZA nella ricchezza senza fine e nella gioia della Patria eterna nel Cielo?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Solo in Dio riposa l'anima mia, da Lui la mia speranza. Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio saldo rifugio, la mia difesa è in DIO. Confida sempre in Lui, o popolo, davanti a Lui effondi il tuo cuore, nostro rifugio è Dio."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Queste Parole sono veramente le Parole della Sapienza e della Grazia di Dio, che devono rafforzare ognuno di noi nella sua speranza e nella sua fiducia in Dio. - Da ciò riconosciamo come Dio è benigno con noi: Lui ci ha rivelato tutto questo, affinché non disperiamo durante i tempi e le ore difficili e non andiamo così in rovina. San Paolo lo sottolinea in modo meraviglioso: "Noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude" (Rm 5,3‑5).

Sono consapevole che offendo e ferisco Dio nel modo più profondo, quando io nelle tribolazioni, paure e problemi perdo la speranza nel Suo Amore e Onnipotenza, o perfino mi dispero?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Perciò, fratelli santi, partecipi di una vocazione celeste, fissate bene lo sguardo in Gesù, l'Apostolo e Sommo Sacerdote della fede che noi professiamo, il Quale è stato fedele a Colui (al Padre) che L'ha costituito ... (Signore) in tutta la Sua casa. e la Sua casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo. Per questo, come dice lo Spirito Santo: «Oggi, se udite la Sua Voce, non indurite i vostri cuori ...»."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

In questa Parola di Dio San Paolo ci spiega chiaramente che la nostra vocazione celeste consiste nel riporre la nostra speranza soltanto in Gesù Cristo. EGLI è stato stabilito come Capo sulla Casa di Dio, cioè come Capo sulla Chiesa di tutta la cristianità. Perciò tutti i cristiani devono ascoltare la Sua Voce e non lasciar indurire il loro cuore dall’orgoglio, ambizione, invidia ed altri vizi, ma devono piuttosto sforzarsi di condurre in umiltà una vita virtuosa, che spiani la via all'unità.

Per capire meglio questo, vogliamo ascoltare una spiegazione di San Paolo, che è allo stesso tempo un ammonimento per coloro che disprezzano la Casa di Dio: "Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. Nessuno si illuda" (1Cor 3,16‑18a).

Penso spesso a quale grande onore mi viene concesso già da ora, per il fatto che posso essere fin dal S. Battesimo il tempio dello Spirito Santo, il Quale abita in me e intercede per me presso il Padre con gemiti inesprimibili, anche quando io non so che cosa sia conveniente domandare? (cfr. Rm 8,26).

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Questo intendo richiamare alla mia mente, e per questo voglio riprendere speranza. Le Misericordie del Signore non sono finite, non è esaurita la Sua Compassione; esse son rinnovate ogni mattina, grande è la sua Fedeltà. Mia parte è il Signore, io esclamo, per questo in Lui voglio sperare. Buono è il Signore con chi spera in Lui, con l'anima che Lo cerca. È bene aspettare in silenzio la Salvezza del Signore."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Quante volte troviamo nella Sacra Scrittura brani che ci infondono consolazione, fiducia e SPERANZA in tutte le nostre difficoltà e necessità della vita. Questo lo fa per noi Dio Padre, Colui che ci ama così tanto, che ha offerto perfino il Suo unico Figlio, Che ha dovuto soffrire per noi, per redimerci. - Noi dovremmo amarLo, lodarLo e adorarLo per questo in modo particolare.

Quanta forza ed aiuto troviamo qui, quando ci assalgono tutte le ansie e problemi possibili, che ci rubano perfino il sonno di notte e ci angosciano al risveglio! – Allora, già al mattino appena alzati, dobbiamo a maggior ragione con gratitudine e speranza elevare il nostro cuore a Dio e presentare a LUI, Padre Onnipotente e benigno, tutte le nostre preoccupazioni e confidare fermamente che EGLI non ci lascia senza aiuto, nel Suo Amore e Misericordia.

Molto conforto e speranza ci infonde anche la seguente Parola di Dio: "Il Signore è il mio Pastore: non manco di nulla. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del Suo Nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché Tu sei con me. Il Tuo bastone e il Tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me Tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca" (Sal 23,1.3‑5).

Penso spesso a questo, specialmente nelle ore difficili della mia vita, quando tutto sembra senza speranza, ma anche quando tutto va bene? - Ho già iniziato a rivolgere, subito dopo il risveglio, il mio cuore e i miei pensieri al Signore ed affidarGLI tutte le mie preoccupazioni del giorno, nella salda speranza che EGLI mi viene in aiuto, se ascolto la Sua Voce e la seguo fedelmente?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale si dimostra nel sopportare con forza le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. La nostra speranza nei vostri riguardi è ben salda, convinti che come siete partecipi delle sofferenze così lo siete anche della consolazione."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Nella meditazione delle sofferenze, non dobbiamo dimenticare ciò che ci insegna chiaramente San Paolo: "La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è Potenza di Dio" (1Cor 1,18).

Affinché nelle sofferenze non perdiamo la speranza e troviamo conforto nella fiducia della ricompensa promessa, la felicità eterna nel Cielo, che oggi ci è ancora nascosta, San Paolo ci ricorda: "Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei Cieli" (2 Cor 4,16‑18.5,1).

Cerco, nelle mie sofferenze, necessità e difficoltà, la forza e il conforto presso Dio, Che mi ama e mi vuole aiutare? - e la mia fede e la mia speranza in Dio e la Sua Verità in me, sono già così forti, che posso sop­portare con tranquillità e pazienza tutte le fatiche e sofferenze, riuscendo perfino ancora a confortare gli altri con la forza della Parola di Dio?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Per le notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete verso tutti i santi, in vista della speranza che vi attende nei Cieli."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Come dovevano sentirsi felici i Colossesi nel leggere queste Parole di San Paolo. - La fede senza l'amore è inimmaginabile! - Anche l'amore senza la fede in Dio è inimmaginabile e rimane senza frutti. Certamente, qui si tratta di quei frutti che valgono davanti a Dio per l'eternità.

- Gesù una volta disse: "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei Cieli" (Mt 5,16). - La nostra fede e il nostro amore, come pure la speranza di cui parla San Paolo, devono avere come meta la gloria di Dio e la santificazione nostra, come quella di tutti gli uomini; così portano frutti per l'eternità.

Cerco seriamente questa fede, questo amore e questa speranza? - e se già li trovo in me, allora ho cura di rafforzarli e alimentarli? - Penso oggi, nel giorno di Fatima, che Maria a Fatima ci esorta specialmente a pregare ogni giorno il Rosario e ad offrire sacrifici e sofferenze per la conversione dei peccatori, affinché ritrovino le tre virtù Divine della fede, della speranza e dell’amore?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

San Paolo incoraggia noi tutti a restare fondati e fermi nella fede e a non lasciarci allontanare mai dalla SPERANZA in quello che Dio ha promesso attraverso Gesù, nel Vangelo e nella Parola di Dio rivelata, a tutti coloro che LO amano e si sforzano di realizzare quotidianamente il Suo Ordine nella vita.

L'azione dello spirito maligno consiste innanzitutto nel voler creare dappertutto la paura. - Da questa paura ci possiamo liberare molto facilmente meditando ogni giorno la Parola di Dio attentamente e mettendola in pratica con coraggio nella famiglia, nel posto di lavoro, a scuola e in tutti i nostri incontri con altre persone.

Non sono spesso troppo pauroso e di poca fede, così da non poter ottenere la grazia consolante, che mi infonde speranza e fiducia? - Oppure ho già una fede così salda, che non aspetto niente da me stesso, ma tutto dall'Onnipotenza di Dio?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Come deve essere l'impegno della nostra fede, della nostra operosità nella carità, della costanza della nostra SPERANZA nel nostro Signore Gesù Cristo e della nostra prontezza nel mortificarci nella vita quotidiana, adempiendo la Volontà di Dio, ce lo spiega Gesù stesso in un caso concreto: "Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. - Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario" (Mt 5,23‑25a).

L'atto esteriore della riconciliazione precede non raramente una dura lotta interiore nell'uomo, finché egli sia disposto a riconciliarsi con il suo prossimo. Ma proprio la riconciliazione esige da ambedue le parti molto amore, umiltà, rinuncia a se stessi, prontezza al sacrificio e speranza nella disponibilità dell'altro alla riconciliazione.

- Perciò Gesù nell'adempimento della Volontà del Padre Celeste, richiede perfino l'amore per i nostri nemici: "Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro Celeste" (Mt 5,44.45b).

Come adempio la speranza della mia famiglia, dei miei parenti, del mio prossimo, che aspettano il mio amore e disponibilità al sacrificio? - Può qualcuno adempiere il sommo comandamento dell'amore, l'amore ai nemici, se nemmeno è pronto a riconciliarsi con i suoi familiari, con suo fratello, con sua sorella, parenti e conoscenti, colleghi di lavoro e così via?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Comportatevi "con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, soppor­tandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Nella Parola di Dio di oggi S. Paolo prende in considerazione innanzitutto la comune speranza nell'unità.

Nelle virtù Divine della fede, spe­ranza e carità, sta in definitiva la forza decisiva che può cambiare, migliorare e santificare il mondo, cioè gli uomini e i loro cuori.

L'adempimento di queste virtù è l'unica via del Vangelo vera e feconda, per l'unità nelle nostre famiglie, nei posti di lavoro, villaggi, città, popoli, paesi, fra i cristiani e in tutto il mondo.

- Questa unità però comincia sempre là dove l’uomo cerca nel proprio cuore l'unione con Dio. Tuttavia non dobbiamo dimenticare, che soltanto Dio può creare l'UNITÀ ed Egli lo fa volentieri lì, dove vengono adempiute fedelmente le Sue condizioni.

- In particolare dobbiamo considerare che la nostra speranza nell'unità dei cristiani si realizzerà se la consideriamo innanzitutto come frutto dell’Opera di Dio, più che come opera di sforzi umani. - L'unità non esclude la molteplicità! - L'unità esige per esempio che tutte le membra del corpo umano si sottomettano agli ordini del capo. - Ma se ognuna delle membra del corpo agisse "arbitrariamente", che aspetto avrebbe ancora quest'uomo? - Non sarebbe da tutti ritenuto pazzo? -

Credo, spero e confido veramente nel fatto che Dio può creare l'unità tra i cristiani, se preghiamo e ci sacrifichiamo comunitariamente e sul serio per questo? - Che cosa faccio in me stesso, nella mia famiglia (gruppo) e nel mio ambiente, per l'unione con Dio e per l'unità dei cristiani e di tutti gli uomini?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Abbiamo la SPERANZA, col crescere della vostra fede, di crescere ancora nella vostra considerazione, secondo la nostra misura." - "Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Quanto spesso San Paolo, come anche altri Apostoli, che hanno capito bene la missione del Signore Gesù Cristo e per la quale si sono impegnati instancabilmente, ci ricordano la necessità della crescita della fede e il fatto che dobbiamo sforzarci con tutto il cuore di adempiere bene la Volontà del Padre Celeste nella vita di ogni giorno.

Se agiamo così, come cristiani, daremo un buon esempio e dimo­streremo che abbiamo riposto la nostra speranza veramente nel Dio vivo.

Ripongo, come S. Paolo, la mia speranza nel Dio vivente, Che fa tutto per noi, se noi ci affidiamo sinceramente a LUI e ci mettiamo a Sua disposizione senza riserve? – Posso già dire di essere uno strumento sempre disponibile nelle mani amorose e onnipotenti del nostro Creatore e Padre?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la SPERANZA della salvezza."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

In un altro passo San Paolo scrive: "Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della Sua Potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.

- State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il Vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la Parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi" (Ef 6,10‑18).

Mi rendo conto che l'Insegnamento di Gesù Cristo è la difesa migliore e la protezione più potente dell'uomo di fronte agli attacchi degli spiriti maligni? - Sono grato a Dio per questo? - Chiedo a Dio sempre di nuovo la virtù della SPERANZA, che mi dà la forza nella battaglia contro gli attacchi degli spiriti maligni?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la SPERANZA e la carità; ma di tutte più grande è la carità!"

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

- Queste Parole si adattano così bene alla figura spirituale dello sposo di Maria e padre putativo di Gesù, San Giuseppe, la cui festa celebriamo oggi. - Senza le virtù della fede, della SPERANZA e dell'amore San Giuseppe non sarebbe mai stato capace di compiere ciò che egli ha raggiunto con la Grazia di Dio nella sua vita. La pratica di queste virtù Dio la esige anche da noi ed Egli dona allo scopo anche a noi volentieri le Sue Grazie, se Gliele chiediamo umilmente e siamo pronti ad accoglierle con cuore riconoscente.

- San Giuseppe è stato uno strumento totalmente disponibile nelle mani di Dio. Ma egli, in questo modo, non ha perduto niente, bensì ha guadagnato tanto, e questo per l'eternità. Egli gode ora nel Cielo ciò che noi non possiamo assolutamente immaginarci.

San Giuseppe ha agito esattamente in base a ciò che l'Amore dello Spirito Santo ha rivelato per bocca di San Paolo.

"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. e se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.

- e se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.

- La CARITÀ è paziente, - è benigna la carità;

- non è invidiosa la carità,

- non si vanta,

- non si gonfia,

- non manca di rispetto,

- non cerca il suo interesse,

- non si adira,

- non tiene conto del male ricevuto,

- non gode dell'ingiustizia,

- ma si compiace della verità.

- Tutto copre,

- tutto crede,

-TUTTO SPERA,

- tutto sopporta.

LA CARITÀ NON AVRÀ MAI FINE!" (1Cor 13,1‑8a).

Non mi prende nel cuore nostalgia per quella meravigliosa, ancora sconosciuta Felicità del Cielo? – Mi rendo ben conto del fatto che per poter condividere la Felicità del Cielo insieme con Maria Santissima, con San Giuseppe, con tutti i Santi Apostoli e le innumerevoli moltitudini degli altri Santi, devo in definitiva vivere qui sulla terra come loro hanno vissuto, fedeli a Dio e ai Suoi Comandamenti?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

Preghiamo: o Dio Onnipotente, Che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di San Giuseppe, per sua intercessione concedi alla Tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell'opera di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. (Solennità di San Giuseppe).

"Siate lieti nella SPERANZA, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

Le tre virtù di cui parla oggi San Paolo, certamente non sono facili da raggiungere, e in ogni caso non con le nostre limitate forze umane!

- Queste virtù però sono necessarie per diventare uomini veramente lieti, ai quali nessuna tempesta di qualsiasi tribolazione può sottrarre la gioia. - San Paolo ci insegna anche che dobbiamo attingere e costruire la nostra letizia innanzitutto sulla speranza nel Signore e non cercarla nelle cose terrene. – Quindi da come io vivo queste virtù nella mia vita quotidiana, dipenderà se sarò un uomo lieto, triste, o perfino amareggiato!

Come appaiono queste tre virtù nella mia vita quotidiana? - Non voglio cambiare qualcosa in me, per raggiungere quella gioia indistruttibile e proveniente da Dio, che mi accompagnerà per tutta la vita fino all'eternità?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?

"Noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato."

G: Parola di Dio! - T: Rendiamo grazie a Dio!

- Da queste Parole vediamo i legami fra diverse virtù e spesso circostanze scomode, avversità e difficoltà moleste nella nostra vita. - Negli Atti degli Apostoli leggiamo al riguardo: "È necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno di Dio" (At 14,22). - e nella Lettera ai Romani San Paolo scrive: "Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male" (Rm 2,9).

- Ci sono però le tribolazioni che debbono sopportare anche quegli uomini che non hanno fatto niente di male. Questo riguarda tutti i casi di sofferenti mistici, come per esempio San Francesco di Assisi, San Pio da Pietrelcina, Resl di Konnersreuth, Anna Katharina Emmerich e così tanti altri, alcuni dei quali sono già iscritti nei registri dei santi, mentre altri, pur non essendovi ancora iscritti, ciò nonostante sono santi veri, che hanno cercato Dio, Lo hanno amato e Lo hanno servito al di sopra di tutto.

Quando sono tormentato da qualche tribolazione, medito più spesso queste e simili Parole di Dio, che mi danno chiarezza e forza, per poter rimanere fedele e perseverante fino alla fine, insieme con il Signore Gesù Cristo crocifisso, sulla Sua via crucis nella Chiesa di oggi?

In base alla Parola di Dio di oggi, come contribuisco concretamente alla Nuova Evangelizzazione del mio ambiente? - Quale proposito faccio?